Genesi del prodotto
Immuno-oncologia
Paul Ehrlich introduce l’ipotesi di immunosorveglianza
Paul Ehrlich suggerisce che alcune molecole all’interno dell’organismo siano in grado di combattere i tumori. Il concetto di “sorveglianza immunitaria” e cioè che il sistema immunitario possa avere un ruolo determinante nella soppressione del tumore, a fasi alterne è stato considerato con scetticismo fino al 2001, quando Robert Schreiber, Lloyd Old ed altri forniscono la prova sperimentale definitiva di tale fenomeno.
L’immunoncologia, ovvero l’immunoterapia applicata al trattamento dei tumori, è una nuova arma terapeutica nella lotta contro il cancro che va oggi ad affiancarsi a quelle tradizionali come la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia e le terapie biologiche.
A differenza delle tradizionali terapie anti-cancro, che intervengono direttamente sul tumore, l’immunoncologia o immunoterapia oncologica ha come obiettivo il sistema immunitario, stimolandolo esternamente e rendendolo in grado di riconoscere ed attaccare in modo selettivo le cellule tumorali, attuando così un sistema di difesa interno all’organismo e quindi una lotta mirata alla malattia.
L’immunoncologia è un innovativo strumento terapeutico che si affianca alle armi tradizionali fino a oggi utilizzate per la cura dei tumori, come la chemioterapia, la radioterapia, la chirurgia, la terapia ormonale e quella biologica.
L’obiettivo dell’immunoncologia è quello di combattere il tumore stimolando dall’esterno il sistema immunitario, che è il naturale sistema di difesa del nostro organismo.
Le cellule che appartengono al sistema immunitario in genere si attivano contro tutto ciò che riconoscono come estraneo, ad esempio le cellule infette e le cellule tumorali, con lo scopo di espellerlo o annientarlo. Tuttavia, nel caso dei tumori, le cellule mutate adottano stratagemmi per ingannare questo sistema di controllo da parte del sistema immunitario ed aumentano indisturbate di numero.
L’immunoterapia oncologica si è dimostrata in grado di bloccare questo meccanismo di mascheramento delle cellule tumorali e quindi il sistema immunitario, non più ingannato, riesce a combattere il tumore.
Razionale del prodotto e principi attivi
AHCC e Wasabia japonica.
Che cos’è l’AHCC?
L’AHCC (Active Hexose Correlated Compounds) è un monosaccaride dal gusto leggermente dolce prodotto dal micelio di un ibrido di shiitake coltivato nell’estratto di crusca di riso. La crusca di riso stessa ha proprietà antivirali e di supporto al si- stema immunitario. L’AHCC fu sviluppato nel 1987 presso la Facoltà di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Tokyo dal Dr. Toshihiko Okamoto in collaborazione con i ricercatori dell’Amino Up Chemical Co. Ltd. L’AHCC viene estratto dai fli che formano il micelio della miscela di funghi coltivati in una vasca di precoltivazione. Le colonie di funghi vengono poi coltivate nella vasca principale di coltura per altri quarantacinque giorni. L’AHCC si ottiene attraverso un proces- so brevettato di coltura, decomposizione enzimatica, sterilizzazio- ne, concentrazione e crioessiccazione.
Fra i principali componenti dell’AHCC c’è anche l’α-glucano parzialmente acetilato, il quale è noto per i suoi effetti benefci sul sistema immunitario. Uno dei vantaggi del processo di fermentazione è legato alla scissione dei nutrienti in una forma più facilmente assorbibile dall’organismo.
L’AHCC ha un peso molecolare di soli 5.000 dalton. Il peso molecolare di gran parte degli estratti fungini è di centinaia di migliaia di dalton. Un peso molecolare così ridotto aumenta l’effcacia dei nutrienti che vengono, in tal modo, assorbiti e utilizzati, senza eliminarne nessuno.
Tutto ciò, inoltre, fa sì che i potenti nutrienti contenuti nell’AHCC vengano assimilati rapidamente dai globuli bianchi per essere immediatamente utilizzati per distruggere i tumori o per rafforzare le difese immunitarie.
Ecco un altro motivo, in aggiunta alla sua funzione di rafforzamento immunitario, per il quale l’AHCC è considerato un superalimento. L’acronimo AHCC sta per Active Hexose Correlated Compound (composto collegato d’esosio attivo)
Sviluppato alla fne degli anni Ottanta come agente naturale per la regolazione della pressione arteriosa, i ricercatori ne osservarono ben presto gli effetti benefci sul sistema immunitario. L’AHCC è stato utilizzato per il trattamento di alcune delle malattie più gravi, compresi cancro, malattie cardiache, epatite e persino l’AIDS.
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L’AHCC possiede innumerevoli effetti sull’organismo: antinfiammatorio, prebiotico, immunomodulante.
L’altro ingrediente è un estratto liofilizzato e standardizzato di Wasabia japonica ad una concentrazione di circa 42.000 ppm di Isotiocianati (HITC). Gli Isotiocianati sono delle molecole che possiedono una spiccata attività antinfiammatoria e “killer” nei confronti di agenti citotossici, supportando il lavoro degli alfa-glucani dell’AHCC.
Gli Isotiocianati vengono prodotti dalla reazione tra i glucosinolati e un enzima la mirosinasi.
I Benzil Isotiocianati (BITC) si esprimono inibendo la proliferazione tumorale bloccando specifiche vie sia nell’iniziazione (la fase iniziale) sia nella progression delle neoplasia, che nel blocco dell’attività angiogenetica.
Meccanismo d’azione degli Isotiocianati sul cancro
NKLifePlus
Effetto sinergico di Active Hexose Correlated Compound (AHCC) e WasabiaJaponica (Wasabi) sull’attività metabolica di cellule di adenocarcinoma mammario umano.
Bruna Corradettia, Salvatore Vaiasiccaa, Rossella S. Pistilloa, Massimo Bonucci, Ivano Hammarberg Ferri
aDepartment of Life and Environmental Sciences, Università Politecnica delle Marche, Ancona, Italy
Scopo del lavoro
Lo scopo del lavoro è quello di valutare l’effetto (1) pro-apoptotico su cellule di adenocarcinoma mammario (linea cellulare MCF-7) e (2) di supporto alle cellule del sistema immunitario (linea ThP-1) ottenuto combinando AHCC e Wasabi a basse concentrazioni.
Il saggio MTT mostra l’effetto combinato di AHCC e Wasabi (alle concentrazioni di 10 e 7.5 g/ml rispettivamente) sulla riduzione statisticamente significativa della percentuale di cellule della linea MCF-7 metabolicamente attive a 48 ore dal trattamento.
Cellule non trattate (CTRL) o trattate con dosi di AHCC (AHCC 10) e Wasabi (Wasabi 7.5) somministrati singolarmente sono state incluse nello studio. I dati rappresentano la media (±SD) di 4 replicati tecnici.
Effetto del Wasabi, AHCC e della loro combinazione (W+AHCC) sulla capacità proliferativa di cellule della linea monocitaria ThP1. Cellule cresciute in terreno standard sono state impiegate come controllo (CTRL).
Conclusione
La combinazione di AHCC e di Wasabi a questa concentrazione ha dimostrato una spiccata attività sia pro-apoptotica sulle cellule tumorali della linea MCF-7 che di supporto per le cellule del sistema immunitario, rispetto al trattamento delle stesse cellule con i due componenti presi singolarmente. Gli effetti osservati sono stati ottenuti utilizzando concentrazioni ridotte di circa dieci volte rispetto a quelle riportate in letteratura per ottenere gli stessi risultati con AHCC e Wasabi. I dati ottenuti suggeriscono un loro possibile impiego nel coadiuvare trattamenti standard antitumorali e di contrastare gli effetti indesiderati della chemioterapia.
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Anni di esperienza nel settore della nutraceutica e della medicina estetica